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Pasta Oplà: la mia opinione

27 Apr

Ciao followi!

Oggi volevo parlarvi della Pasta Oplà, una pasta sintetica che si asciuga all’aria distribuita da Stamperia. Ho pensato di scrivere questo post perché in internet ho trovato poche informazioni a riguardo e pareri contrastanti. Spero quindi possa essere utile a chi si deve accostare a questa o a altre paste sintetiche.

Premessa: recentemente mi sono state commissionate 50 bomboniere per un battesimo con poco più di una settimana di tempo per realizzarle. Si tratta di cavallini a dondolo bidimensionali. Mi sono recata nei miei due negozi di fiducia per procurarmi il materiale (pasta modellabile in gran quantità e uno stampino per fare la base) ma con grande delusione ho scoperto che entrambi non tengono più il Fimo sul quale facevo affidamento. C’erano altre paste termoindurenti ma a prezzi esorbitanti e il budget del committente era limitato (da questo fattore, dalla gran quantità di pezzi richiesti e dal poco tempo a disposizione deriva la mia decisione di usare uno stampino per fare le basi). In uno di questi negozi ho trovato la Pasta Oplà scontata del 50% in alcuni bei colori pastello. Mi sono buttata e ho deciso di fare le bomboniere con quella dicendomi che non poteva essere poi così diversa dalle altre paste che avevo usato. Sbagliavo.

Quindi ecco le mie impressioni sulla pasta Oplà. Premetto che farò confronti con le paste per modellare che ho usato nel corso degli anni (escluse creta e das che sono tutt’altro genere di materiali): fimo, pasta sale e pasta mais.

  1. E’ elastica: questa caratteristica la rende difficile da modellare a meno che non si realizzino oggetti grossolani o si utilizzino esclusivamente stampini (sai che soddisfazione…). Ad esempio è impossibile fare un serpentello sottile a meno di non usare un estrusore. E’ difficile da tagliare con precisione: ad esempio se si vuole tagliare un pezzo del serpentello con il cutter si farà fatica e il taglio non sarà netto. In questo è simile alla pasta sale, che a mio avviso risulta comunque più versatile ed è sicuramente meno cara. Infine è impossibile ritagliare col cutter una forma ricalcata sulla pasta attraverso una sagoma (cosa che avrei fatto facilmente col fimo senza dover ricorrere allo stampino), forse si può fare con le forbici ma il risultato sarà poco accurato. L’unico lato positivo sta nel fatto che non rimangono le impronte digitali sulla superficie, cosa che invece avviene col fimo.
  2. Si secca troppo rapidamente. Quindi bisogna lavorarla molto velocemente e anche questo va a discapito della precisione. Anche la pasta mais asciuga all’aria ma si ha tutto il tempo necessario per modellarla prima che ciò avvenga. E realizzarla costa decisamente meno.
  3. Una volta asciutta rimane flessibile. In teoria ci vogliono 24 ore a temperatura ambiente perché si asciughi ma, in pratica, le mie bomboniere, spesse circa 3 millimetri, dopo tre giorni sono ancora morbide: non perdono la forma e la superficie è asciutta ma sono ancora flessibili. Questo può essere un pregio o un difetto, dipende da cosa si deve realizzare. Al confronto la pasta mais una volta asciutta ha la stessa durezza del fimo. E anche la pasta sale risulta più dura. Personalmente preferisco superfici dure, mi danno la sensazione di essere più finite e resistenti.
  4. Teme il caldo, il freddo e l’acqua. Vedendo che le bomboniere rimanevano morbide anche dopo giorni ho provato a mettere dei ritagli al sole e in frigorifero per vedere se il processo di asciugatura si velocizzava. Risultato: in entrambi i casi il pezzo diventa ancora più molle. Invece una volta asciutti/cotti né la pasta mais né il fimo temono il caldo e il freddo. Inoltre la pasta Oplà teme l’acqua a meno che non sia verniciata, mentre il fimo lo si può lavare senza alcun problema.
  5. Costa troppo. A prezzo pieno un panetto da 120 gr costa 7,20 €. Fate voi i conti.

In definitiva: è una pasta che sconsiglio a chiunque.

  1. Non è adatta agli esperti perché non si presta a tecniche elaborate.
  2. Non è adatta ai principianti perché è difficile da modellare.
  3. Non è adatta ai bambini perché si secca troppo velocemente e bisogna avere l’accortezza di chiuderla in strati di pellicola trasparente, nel sacchetto in dotazione e in una scatola ben chiusa.

Detto ciò, ecco il risultato della mia fatica:

1622150_10203392087544272_3728681865134298408_nPer ottenere questi semplici cavallini ho dovuto lavorare tantissimo. Modellare la criniera e la coda è stata la parte più difficile. Dato che, come ho scritto sopra, fare dei serpentelli è impossibile, ho realizzato il morso, la riga rossa sul dondolo e il contorno della sella tagliando con le forbici la pasta stesa sottile. Vorrei che fosse la prima e ultima volta che uso questa pasta, ma mi sono avanzati interi panetti e ora devo trovare un modo per usarli! Si accettano consigli ;) Voi avete mai usato la Pasta Oplà? Che ne pensate? Commentate!

A presto followi!

Baci