Buon anno nuovo followi!
Come avete finito l’anno vecchio? E come avete cominciato quello nuovo? Avete stilato il rituale elenco dei buoni propositi? Avete aggiunto buchi alla cintura? Io ho iniziato l’anno con tranquillità, un po’ sottotono, ma con serentà.
In questi giorni sto partecipando a dei mercatini sul lago di Garda (per la precisione a Toscolano Maderno, se volete venirmi a trovare mi trovate lì domani dalle 10.00 alle 18.00).
Infatti, come vi avevo annunciato, in questi ultimi mesi mi sono buttata in questa nuova esperienza e, a dirla tutta, non è andata benissimo. Ho cercato di partecipare a mercatini di diverso tipo e in località differenti tra loro per valutare dove i miei prodotti hanno più successo, quali sono i mercatini più visitati e il tipo di utenza di ognuno e sono giunta ad alcune considerazioni personali. Ve le espongo di seguito così, se avete voglia, possiamo confrontare le nostre esperienze:
– La gente è pigra. Se i mercatini si svolgono su una strada che parte da una piazza le bancarelle sulla piazza hanno molta più visibilità perché molte persone la via nemmeno la percorrono;
– Grande è meglio. Chi espone cose grandi (anche se brutte, mal fatte o pacchiane) ha maggiore visibilità rispetto a chi, come me, espone oggetti piccoli, perché la gente non ha la pazienza di guardare con attenzione la bancarella ma è attratta dalle cose vistose che si notano anche da lontano;
– Il valore di un oggetto fatto a mano. Per quanto riguarda i gioielli (che è il mio campo) le persone non sanno apprezzare l’artigianalità di un oggetto FATTO a mano e la creatività di chi l’ha prodotto ma sono piuttosto attirate da ciò che brilla. Per parafrasare quello che cantava una famosa bionda ormai parecchi anni fa “diamonds – anche se finti- are a girl best friends”. Il risultato è che se modelli a mano dei gioielli non li guarda nessuno, mentre se ti limiti a infilare delle perline sbrilluccicose si fermano tutti;
– Cibo, cibo, cibo! Nei mercatini dove ci sono anche alimentari (che si tratti di frutta e verdura a km 0 o di caldarroste e vin brulè poco cambia) i visitatori sono enormemente più numerosi;
– Eventi. Lo stesso vale per i mercatini che si svolgono in concomitanza di eventi (ad esempio un concerto, una mostra, un concorso…). Però (si veda il punto 1) molti dei visitatori dell’evento non sono interessati in modo diretto alle bancarelle quindi si soffermano solo su quelle collocate vicine al luogo dove si svolge l’evento;
– Brrrrr. I mercatini invernali dove è previsto l’uso del gazebo personale sono proibitivi. Gelo, pioggia, fango, neve… le ho provate tutte. Molto meglio quelli che mettono a disposizione le casette in legno: riparano dal freddo e dalle intemperie e ti fanno risparmiare un sacco di tempo altrimenti speso nell’apertura del gazebo.
Sono consapevole che i miei gioielli sono particolari e che non possano piacere a tutti ma mi piacerebbe che le persone almeno si fermassero a guardarli. Detto questo, per ora sono dell’idea di riprovarci con il bel tempo. Penso di aver capito quali difetti di esposizione correggere, su quali oggetti puntare e a quali mercatini vale la pena partecipare.
E voi, followi creativi, fate mercatini? Qual è la vostra esperienza?